Grani antichi: si è chiuso un cerchio
Uno dei problemi più grandi in cui versa il settore primario, nel campo di cereali, leguminose e proteoleoginose, è il prezzo che viene riconosciuto agli agricoltori.
Uno dei problemi più grandi in cui versa il settore primario, nel campo di cereali, leguminose e proteoleoginose, è il prezzo che viene riconosciuto agli agricoltori.
Il bio è una scelta che non si ferma al solo acquisto o perché è di moda, ma dobbiamo guardare oltre, a ciò che sta dietro, a ciò che si propone. Con un acquisto biologico consapevolmente aiutiamo noi stessi a scegliere un’alimentazione sana e nel contempo aiutiamo migliaia di coltivatori che lottano ogni giorno per garantirci prodotti di qualità organolettiche, nutrizionali, salutistiche, igieniche e le non meno importanti qualità etiche e sociali che corrispondono al benessere degli animali allevati, al non sfruttamento del personale agricolo, garantendo la giusta remunerazione di lavoro e di prodotto.
Generalmente siamo abituati a consumare cibi come pasta, pane, dolci, pizza prodotti con farina di grano tenero bianca 0, o 00. Questa farina però è stata modificata negli anni per rendere più ricca e abbondante la produzione su larga scala. Ecco allora che sentiamo il bisogno di riscoprire i grani antichi.
Cosa sta accadendo nel mondo dell’alimentazione? Di che cosa ci nutriamo? In questo video i massimi esperti: Franco Berrino, Giovanni Dinelli, Angelo Suffia e Giuseppe Russo.
Ecco perché l'Università di Bologna coltiva i grani antichi